Di primo acchito l’argomento può sembrare scontato: gli audiolibri per bambini sono le fiabe musicate, i racconti della buona notte o le avventure fantastiche del folletto e della fata. In parte è vero ed in parte no.
Le storie narrate negli audiolibri per bambini, rispetto a quelle destinati agli adulti, contengono un diverso immaginifico ed una differente capacità evocativa.
Ad esempio: “C’è una montagna molto grande, con tanti boschi e vette innevate. In quel posto vivono degli orsi con la pelliccia scura. Sono grandi e forti; pescano il pesce dei fiumi e in inverno dormono un sonno lunghissimo che si chiama letargo.
Uno dei questi orsi, anzi, una di queste orse, si chiama Wanda.
La mattina di cui raccontiamo, Wanda stava tranquillamente distesa sotto il caldo sole di montagna.”
Estratto da “Wanda e la piccola ape”.
Rispetto ad una narrazione per adulti, il bambino viene accompagnato ed introdotto dolcemente nell’ambito magico dello stato narrativo.
Questo però non significa che le fiabe debbano risultare “leggere”, storielle prive di contenuto, accompagnate da musichette carine.
Le narrazioni rispondono a regole precise, come ad esempio il diagramma di Propp e possono offrire al bambino contenuti emotivi e cognitivi che, oltre al divertimento, siano capaci di stimolare il suo potere immaginativo.
E’ necessario che il bambino riconosca nell’incipit del racconto qualcosa di familiare, come ad esempio il famoso “C’era una volta”, con cui iniziano le fiabe classiche; un codice che da generazioni avverte che sta iniziando il racconto di una storia.
La tempistica degli audiolibri per bambini deve essere molto contenuta e le scene non possono scorrere con particolare rapidità, per permettere ai piccoli ascoltatori di creare le immagini del racconto all’interno della mente.
Per questo, con pennellate essenziali ed efficaci, le scene “si colorano”, divenendo evocative ed emotivamente intense.
Un altro esempio da: “Piccoli passi”:
“Era molto buio lì dentro. Non si vedeva nulla. Vicino ai piedi di Bernard c’erano dei cocci di qualcosa che si era rotto e che scricchiolavano piano quando si muoveva.
C’era l’odore di chiuso che Bernard amava tanto, che lo faceva stare meglio.
Ma quel pomeriggio niente riusciva a farlo sentire bene. Se ne stava lì accucciato, con il freddo che dal pavimento gli saliva lungo la schiena.
Dentro di lui era buio, come in quella cantina.”
Per concludere, come dicevamo all’inizio, gli audiolibri per bambini sono una forma di narrazione tutt’altro che scontata, proprio perché rivolti ai più piccoli: un pubblico molto esigente!